Libertà di pensiero

Questa O.S. non può non intervenire nel dibattito creatosi intorno alla pubblicazione del libro “il Mondo al Contrario” del Gen. B. Roberto Vannacci...

SINDACATO FINANZIERI DEMOCRATICI
Segreteria Nazionale
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Questa O.S. non può non intervenire nel dibattito creatosi intorno alla pubblicazione del libro “il Mondo al Contrario” del Gen. B. Roberto Vannacci. Riteniamo di intervenire non entrando nel merito del contenuto del libro ma, piuttosto, nelle conseguenze subite dalla persona.
Si, perché, purtroppo, dobbiamo ricordare a tutti che prima di essere militari si è persone: esseri umani. La libertà di pensiero, senza che leda altrui libertà, non può essere limitata per il solo fatto di essere militare! Si ribadisce ciò perché quotidianamente si assiste a una prevaricazione su chi, all’interno delle strutture militari, esprime semplicemente il proprio pensiero.
È chiaro, comunque, che non soltanto i militari, ancor più se rivestono ruoli apicali, non possono e non devono esercitare le loro funzioni seguendo le loro idee o concezioni personali, ma, bensì la loro attività deve svolgersi nell’interesse della Pubblica Amministrazione rispondendo un indirizzo solcato dai principi costituzionali. È altresì chiaro che in questo caso, si è di fronte a dei pensieri più o meno condivisibili ma comunque espressi da un militare che per la sua storia da alle parole espresse particolare valenza.
Un Militare che ha servito il Paese dando dimostrazione di capacità professionali rare, se non uniche, abbinate a doti umane altrettanto elevate, cosa rara nell’ambito militare, all’improvviso diventa un personaggio scomodo a causa di un suo scritto che esula dalla vocazione militare.
E qui si vuol ricordare inoltre che le doti umane sono emerse, non solo da “quello che si sente nel suo ambiente ” ma anche da dati oggettivi quando il Gen. Vannacci denunciò il rischio corso per lui ed i suoi uomini in contesti dove vi era il possibile contatto con l’uranio impoverito. Nel Corpo della Guardia di Finanza l’uranio impoverito è stato oggetto di pericolo per gli appartenenti al Corpo e per la collettività nel momento in cui, risulta da atti parlamentari, su imbarcazioni del Corpo sono stati utilizzati proiettili ad uranio impoverito per spararli poi in mare. Tra l’altro ci sarebbe da parlare anche di altri fattori di rischio come l’amianto e, soprattutto, capire che fine a fatto chi di questi argomenti ha provato a parlarne ma, come diceva qualcuno: questa è un’ altra storia!
Purtroppo chi dovrebbe tutelare i cittadini, quindi anche i militari, nel poter esercitare il proprio diritto alla libertà di pensiero, spesso per biechi motivi elettorali, o peggio, per sottomissione al “potere costituito” assume posizioni opposte rispetto al dettato della Carta Costituzionale.
Ci auguriamo che i Comandanti Generali, i Capo di Stato Maggiore, il Capo della Polizia ed in particolare il Comandate Generale della Guardia di Finanza, si mantengano liberi dal potere politico e ribadiscano la dignità dei militari e degli appartenenti alle Forze dell’Ordine alle loro dipendenze di modo che possano essere uomini liberi e di conseguenza poter essere Grandi Servitori del Paese.


Articolo tratto da: Sindacato Finanzieri Democratici - http://www.sindacatofinanzieridemocratici.it/
Scritto da admin, Sabato 02 Dicembre 2023 - 17:20 (letto  57 volte)
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