Pregiatissima Segreteria Regionale Lazio del SiNaFi,
nel ringraziare per l'invito all'iscrizione in calce, volto "a dare forza a quei sindacati che hanno già la rappresentatività per arrivare al contratto con un numero complessivo rilevante di deleghe" onde non "disperdere deleghe dietro eventuali progetti dell'ultima ora che non hanno alcuna possibilità di arrivare a quel traguardo numerico di iscritti normativamente necessario per poter rappresentare i Finanzieri" e tenuto conto che sin dall'anno 2019 mi risulta che abbiate dichiaratamente "l’onere ma anche l’onore, di essere parte attiva di un processo epocale e di un cambiamento radicale delle relazioni tra i finanzieri, i suoi rappresentanti e l’Amministrazione che porti ad un miglioramento delle condizioni di lavoro ed al benessere sia del personale che organizzativo" , mi preme rivolgerVi le seguenti poche domande alla luce dei gravissimi e tristi accadimenti che nel decorso triennio hanno interessato, in quanto appartenenti alla categoria delle Forze di polizia, la totalità degli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza:
1. In che modo, nell'anno 2021, avete svolto la Vostra azione per tutelare i molti colleghi che pur essendo in perfetta salute, per poter accedere nei luoghi di lavoro, erano obbligati a sostenere di tasca propria il costo degli tamponi quale unica possibilità per ottenere il marchio verde (cosiddetto green pass) per non essere considerati "assenti dal lavoro ingiustificati" ed essere conseguentemente privati dello stipendio ?
2. In che modo, nell'anno 2021 e 2022, avete svolto la Vostra azione per tutelare i molti colleghi che per essendo in perfetta salute, erano impossibilitati ad accedere nei luoghi di lavoro, in quanto privi del detto lasciapassare (per scelta o per incapacità a sostenerne la relativa spesa per i tamponi) e per questo venivano considerati assenti ingiustificati restando privi di ogni minima forma di sostentamento economico, mentre contemporaneamente coloro che avevano accettato l'imposizione vaccinale, sottoscrivendo a tal scopo un consenso per nulla informato, potevano accedere liberamente nei luoghi di
lavoro pur essendo nelle condizioni (sin da allora ben conosciute!) di ammalarsi e/o di contagiare ?
3. In che modo, nell'anno 2021 e 2022, avete svolto la Vostra azione per tutelare i molti colleghi che pur essendo in perfetta salute erano impossibilitati ad accedere nei luoghi di lavoro, in quanto sospesi dal servizio e conseguentemente privati di ogni forma di sostentamento per sé e per le proprie famiglie, per non aver ceduto al ricatto estorsivo dell’obbligo vaccinale accettando di fare da cavia facendosi inoculare un siero genico sperimentale del quale allora non si conoscevano gli effetti a medio e lungo termine (questa è l'esatta definizione!), abusivamente pubblicizzato come vaccino ed al contempo coloro che ne avevano accettato l'inoculazione (per fiducia o per paura di essere privati dello stipendio) potevano continuare a lavorare pur potendo contagiare o essere contagiati ?
4. In che modo, nonostante tutte le evidenze scientifiche emerse sino ad oggi a piena conferma di quanto già allora pochi denunciavano pagandone direttamente le conseguenze, Vi siete ad oggi attivati per chiedere alla nostra Amministrazione di sanare in autotutela (si spera!) le gravi discriminazioni e danni economici, di carriera e morali subiti dal personale per tali situazioni ?
5. Quali sono nel merito i Vostri propositi, soprattutto in considerazione dell'inspiegabile ed esponenziale incremento delle patologie del personale e delle morti premature nell'ambito delle categorie obbligate per legge all'inoculo dei sieri genici oggi confessoriamente dichiaratati non immunizzanti dalle stesse case farmaceutiche, E.M.A. ed A.I.F.A ed i cui eventi avversi, sono ormai innegabili ?
Grazie per la gentile risposta che vorrete accordarmi.
Lgt. C.S. pil. Amedeo Marino
p.s.: domani 12 gennaio 2024 in Roma, piazzale Clodio, davanti la Procura della Repubblica di Roma, si terrà una manifestazione, della quale allego la locandina, tendente a sostenere la non archiviazione della denuncia contro Speranza e Magrini, presentata da alcune Organizzazioni sindacali, Associazioni di avvocati e Comitati in relazione ai gravissimi fatti e prove denunciati nell’ambito della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”. Certo dei Vostri buoni propositi ed intenti, confido anche nella Vostra presenza a sostegno dell’accertamento della verità e per l’ottenimento della giustizia anche nei confronti di quei colleghi
inspiegabilmente deceduti prematuramente o comunque danneggiati.